La VIULETA nasce come rassegna di canto spontaneo che si svolge ogni anno in settembre a Viù, nelle Valli di Lanzo (TO).
E’ voluta dal Comune di Viù con la direzione artistica dell’etnomusicologo Flavio Giacchero e numerosi potrocini, tra cui quello della Società Storica delle Valli di Lanzo e del CREO (Centro Ricerca Etnomusica e Oralità).
Su invito sono chiamati gruppi polifonici di cantori spontanei provenienti da varie località e diverse Regioni. L’evento si svolge nella sera e nella notte di un sabato e prosegue la domenica successiva. Ogni gruppo di cantori ha una propria postazione fissa, in cui mangia e beve mentre canta, nei vari locali pubblici del paese. Al pubblico viene fornita una mappa per muoversi nella via dei canti e riconoscere le varie postazioni. Sono previste anche delle postazioni per il canto libero.
Segui gli eventi della rassegna:
Per una notte Viù diventa la via dei canti.
Non è previsto l’utilizzo di strumenti musicali.
Il nome Viuleta deriva da un’antica ballata diffusa nell’arco alpino e denominata La Lionetta nel codice di Costantino Nigra in Canti popolari del Piemonte (prima edizione 1888). Il nome è stato scelto per il richiamo a un’antica canzone narrativa ancora presente nel repertorio contemporaneo ma anche per un gioco di parole: compare il nome del Comune ospitante, Viù e la forma Viù-laeta, dal latino laetitia, è intesa con il significato di un paese, Viù, che è gioioso, che accoglie, lieto di accogliere. Un invito a partecipare e a vivere un’esperienza straordinaria sia come pubblico che come cantori spontanei.
Il sabato è dedicato alla “via dei canti” di tradizone polifonica orale mentre la domenica mattina è la volta delle “vie del sacro”, in cui alcuni gruppi eseguono canti popolari della tradizione paraliturgica.
La rassegna Viuleta di settembre dedicata al canto spontaneo si sdoppia e a novembre diventa VIULETA-SOUN
la #viuleta accoglie e propone in questo modo le principali espressioni sonore di questa cultura.
VIULETA-SOUN: gruppi di musica strumentale spontanea dell’arco alpino provenienti da varie località, su invito, suonano nelle piazze e nelle vie di Viù.
Per una giornata Viù diventa la via della musica e del ballo e risuona di questa antica prassi che è sempre contemporanea.
“Il canto e la musica strumentale, nella cultura alpina, rappresentano due forme dello stesso linguaggio, due espressioni musicali che condividono estetica, etica, stilemi, ambiente sociale: una polifonia con precise prassi stilistiche che veicola un mondo sonoro che è innanzitutto un mondo sociale. Una sonorità che contribuisce a fare e mantenere comunità” (Flavio Giacchero).
VIULETA-SOUN, da “suono” nella minoranza linguistica storica #francoprovenzale locale.
L’evento è in concomitanza con la Fiera di San Martino, data che nel mondo contadino riveste un significato molto importante. E’ prevista la partecipazione di gruppi strumentali invitati provenienti dalle Valli di Lanzo e dall’arco alpino sia nazionale che internazionale.
Le caratteristiche dei gruppi che fanno musica al di fuori di un’orchestra o di un gruppo bandistico strutturato sono ben descritte nel documentario di Flavio Giacchero e Luca Percivalle “Lou soun amis – Il suono amico”, documentario che analizza questa cultura musicale e aiuta a riflettere su come si sono costituiti e come si organizzano queste compagini di suonatori, che mantengono viva una forma espressiva che traduce nella musica strumentale lo stesso linguaggio del canto.
La spontaneità non è sinonimo di impreparazione musicale, ma di conoscenza in contemporanea del linguaggio musicale scritto e di quello orale.
Come per le corali l’evento si svolge interamente all’aperto, nel corso di una giornata. I gruppi sono disposti in postazioni fisse prestabilite in modo da evitare assembramenti e da consentire al pubblico di distribuirsi.
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