Antonio Adriano
Antonio Adriano è nato a Sant’Antonio di Magliano Alfieri nel 1944, da una famiglia contadina. Dopo gli studi ed un breve periodo di lavoro come assistente tecnico presso una scuola agraria si dedica al lavoro contadino a Magliano Alfieri. Negli stessi anni Inizia una sistematica raccolta di oggetti e di parti di edifici che confluiranno poi nel museo che ha sede nel castello di Magliano.
Nel 1965 è promotore del “Gruppo spontaneo di Magliano Alfieri”, che si propone il recupero della memoria orale contadina e dei canti popolari di Magliano Alfieri attraverso un lavoro di raccolta registrata, di studio e di riproposta di secondo le modalità delle antiche tradizioni.
Il suo lavoro trova spazio in riviste e pubblicazioni a stampa e sonore, in concerti e incontri dedicati alla musica popolare.
Negli anni Settanta, collaborando con l’Università di Torino, realizza la ricerca Spettacolo e spettacolarità tra Langhe e Roero pubblicata nel 1981 dalla Regione Piemonte. Unitamente alla ricerca sul canto e le tradizioni continua la raccolta di materiali per la realizzazione di un museo. Muore nel 2006 a soli sessantadue anni.
Il Gruppo spontaneo di Magliano Alfieri
(dalla presentazione di Roberto Leydi in copertina al disco Gruppo spontaneo di Magliano Alfieri. Feste calendariali e canti popolari dell’Albese. Basse Langhe e Basso Monferrato . Esperienze di ricerca e di riproposta, VPA 8415, Albatros – Editoriale Sciascia s.a.s. Rozzano (Mi), registrato il 4-6 giugno 1977 a Sant’Antonio di Magliano Alfieri (Cuneo) da Renata Meazza e Pierluigi Navoni.
Il Gruppo spontaneo di Magliano Alfieri rappresenta, nel quadro di ripresa di interessi e di attenzione per la cultura del mondo popolare, un caso di particolare importanza e di particolare interesse, in quanto, muovendo anche dagli stimoli del “folk revival”, ha aperto le indicazioni di un movimento sostanzialmente “intellettuale” alla diretta applicazione in una realtà locale. Il risultato di questa operazione è oggi difficilmente classificabile come un’esperienza di “revival”, avendo assunto la connotazione di una vera riappropriazione di cultura, secondo un disegno che investe il grande problema del recupero, da parte del mondo contadino, della sua cultura e, quindi, della sua storia. In realtà il Gruppo spontaneo ha indotto, nella realtà resa contraddittoria e disgregata della politica alienatrice del capitalismo consumistico, una serie di conseguenze “locali” i cui esiti sono tanto profondi, quanto difficilmente leggibili fuori del contesto in cui si sono determinati e si determinano. In questo senso il Gruppo spontaneo di Magliano Alfieri si configura come ripresa concreta di espressività di base, sullo sfondo di una operazione che tende a restituire alla condizione contadina (umiliata dai modelli consumistici e urbani ) tutta la sua dignità, il suo spessore, la sua consapevolezza.
In questa prospettiva i materiali raccolti in questo disco sono soltanto parziale testimonianza degli esiti di un impegno che trova la sua reale manifestazione nell’ambito della comunità cui si rivolge e di cui, direttamente e senza le spesso ambigue mediazioni del “revival” urbano (che, caso mai, ha altri meriti), deriva. Ma anche considerando questo limite (che, del resto, è il limite di tutta la documentazione demologica), quanto il disco ci propone è documento di primario valore e dovrebbe essere occasione di vivo dibattito.
Risorse web: link a materiali video, audio e a testi dedicati all’attività di Antonio Adriano e al Gruppo spontaneo di Magliano Alfieri
- documentario con interviste ad Antonio Adriano realizzato da Luciano Nattino nell’ambito del progetto “Il Banco delle Memorie “ARchivio TEatralità POpolare”
- trasmissione di Radio Alba dell’11 gennaio 2018 condotta da Marcello Pasquero dedicata alla figura di Antonio Adriano e al Gruppo Spontaneo di Magliano Alfieri, con interventi di Donato Bosca, Paolo Ferruccio Cuniberti, Cesare Giudice, Silvana Volpe
- testimonianza di Silvana Volpe nei Granai della memoria dell’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
- notizie sulla vita e l’attività di Antonio Andriano
- testo tratto dalla postfazione di Piercarlo Grimaldi al volume di Antonio Adriano, Feste sotto la Luna. Balli e ballate dell’Albese, Omega, Torino 2006
- notizie sul Museo civico di arti e tradizioni popolari “Antonio Adriano” di Magliano Alfieri
- notizie sul Museo Teatro del Paesaggio di Magliano Alfieri
Esempi sonori dal Fondo Antonio Adriano pubblicati nei Cd allegati alla riedizione del volume Costantino Nigra. Canti popolari del Piemonte. Nuova edizione, a cura di F. Castelli, E. Jona, A. Lovatto, Neri Pozza 2020
Nigra A22
Fior di tomba (N19) traccia A.22, San Damiano d’Asti (At), 1981, Isabella Colmuto (1903), contadina, reg. di A. Adriano (framm. di 1’ 16” da originale di 7 strofe, 4’ 06”): incipit: Tereśin Tereśinota tüt el mund parla di te
Nigra A59
La Prova (N54) traccia A. 59, Magliano Alfieri (Cn), 1977, Teresa Sacchetto (1912), contadina, reg. di A. Adriano (originale completo, 1’ 57”), incipit: Sauté balé fiëtte fin che sij da maridé
Nigra B02
I Falciatori (N65) traccia B.02, Magliano Alfieri (Cn), 1978, Teresa Sacchetto (1912), reg. di A. Adriano (framm. di 36” da originale di 6 strofe, 53″) incipit: L’èrba ’n pò düròta cativa da tajé
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