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DOCUMENTOTradizioni a Gurro

  • Fondo: Alan Lomax – Piemonte
  • Ricerca: GURRO (VB)
  • Segnatura: LO-02-17
  • Durata: 03:19
  • Anno: 1954
  • Data: 28/09/1954
  • Supporto di riferimento: T405/RXI 7302
  • Luogo: Gurro (VB)
  • Regione: Piemonte
  • Testimoni: voce femminile anonima
  • Genere: Intervista
  • Argomento: Abiti tradizionali, Dialetto, Donne e mondo femminile, Feste, Lavoro, Vita contadina
  • Ricercatore: Carpitella Diego, Lomax Alan
DESCRIZIONE

Carpitella intervista una donna che risponde nella lingua (dialetto) locale su abiti tradizionali, feste, la giornata lavorativa tipo:

Carpitella: quanto tempo ci vuole a cucire una gonna così? In dialetto però…
Risposta (voce femminile): Tri dì.
C: Tre giorni.
R: Si.
C: Ma soltanto la gonna o tutto il vestito?
R. Dumà u sc-usà (solo il grembiule)
C: E per il fazzoletto?
R: Per u sc-tràsciu ‘na meza giornadå.
C: e per lo strasciu… cosa ci vuole per fare lo strasciu, che stoffa ci vuole, ci vuole una stoffa particolare diversa dalla gonna?
R: Ai crumpå in Svizzera a Lusciàrn (lo comperano in Svizzera a Locarno)
C: A Locarno
R: Si.
C: E perché ci sono diversi colori di gonne? Per esempio questa qui è azzurra e questa qui è scura, poi ce ne sono alcune nere. Perché c’è un diverso colore di gonne.
R: Perché a l’è u custùm ca a cumporta inscì (perché è il costumo che lo richiede)
C: ma perché usano colori diversi?
R: Perché a juni au pias un culur , a juti ‘n pias un aut (perché a una piace un colore e a un’altra ne piace un’altra)
C: ma non c’è per esempio un colore diverso per le ragazze e per le donne sposate, c’è questa differenza?
R: si, si.
D: E qual è questa differenza?
R: Perché i spuzà i portu pisè i culù sc-cur, e cule chi èn da spusà j’a portu puzze cìar (perché le sposate li portano più scuri e quelle che sono da sposare le portano più chiare)
C: E questi tipi di ricami così come li chiamate voi? Scozzesi? Come li chiamate?
R: I lisc-tìt (i listini).
C: Perché si chiamano listit?
R: Perché l’è ‘l dialèt
C: Oltre alla gonna c’è anche una sottoveste?
R: S! A barnasce e a barnascin,
C: Due sottovesti?
R: Si (risatine delle altre donne)
C: E questa parte qui ricamata come si chiama?
R: A, u patacin.
C: La patascin?
R: E dopu a ca ai lu sutasce cui i butunìt (e dopo c’è il davantino con i bottoni)
C: E qual è la festa principale dell’anno? Qual è considerata la festa principale dell’anno?
R: (le donne si consultano sottovoce per concordare la risposta) A, la Madona ‘d setembri, ot ad sétémbri, è la nostra patrona.
C: Ma c’è una festa di san Patrizio qui?
R: No.
C: Quali sono i lavori che si fanno durante la giornata. A che ora di solito una donna si alza, una donna come voi si alza alla mattina.
R: Cinch e mezzå a sa sta su e s'fa a culaziön. Poi i va mungi i vachi (alle Cinque e mezza si alza e fa colazione. Poi va a mungere le mucche)

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