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DOCUMENTOMaria Giuana

  • Fondo: Alan Lomax – Piemonte
  • Ricerca: TONCO (AT)
  • Segnatura: LO-04-13
  • Durata: 03:05
  • Anno: 1954
  • Data: 06/10/1954
  • Supporto di riferimento: T414/RXI 7311
  • Luogo: Tonco (AT)
  • Regione: Piemonte
  • Testimoni: Anonimi. Si potrebbe trattare dei suonatori delle registrazioni precedenti, componenti della banda “La Bersagliera” di Tonco (Bruno Bezzo; Camillo Spina; Luigi Ragazzi; Felice Sampietro; Dante Stobbione; Enrico Velio) con Giuseppe Maffei, fisarmonica; Adriana Allara, Vittorina Allara, Gemma Meda, Giuliana Meda.
  • Genere: Ballata, Canto narrativo
  • Argomento: Nigra, Vino e osteria, Zia Giovanna
  • Ricercatore: Lomax Alan
DESCRIZIONE

Polivocalità, polifonia tradizionale. Voci miste.

Con accompagnamento strumentale di fisarmonica.

Registrazione edita in Italian Treasury Piemonte and Valle d'Aosta, track n.10 (Indicata erroneamente come registrata a Moncalvo. A Moncalvo Lomax documenta lo stesso canto ma eseguito da sole voci).

La registrazione precedente è molto simile ma con delle varianti nel testo.

TESTO:

Maria Giuana dré da l’üs
dré da l’üs che la filava oh
dré da l’üs che la filava oh
trullalalà

J’à pasaje sur dutur
cosa j’ève Maria Giuana oh
cosa j’ève Maria Giuana oh
trullailalà

S’a savisa sur dutur
mi l’ài tanta màl la tèsta oh
mi l’ài tanta màl la tèsta oh
trullailalà

S’a beivisse nen tant vin
mal la tèsta ’v paséria oh
mal la tèsta ’v paséria oh
trullalalà

A l’è quand ch’i möra mi
vöi ch’am sùtru’nt ìna cròta oh
vöi ch’am sùtru’nt ìna cròta oh
trullalalà

Demigian-ne per cüsin
bute stuppe per candeila oh
bute stuppe per candeila oh
trullalalà

Traduzione:

Maria Giovanna era dietro l’uscio / era dietro l’uscio che filava oh // E’ passato il signor dottore / cosa avete Maria Giovanna? // Se sapesse signor dottore / che ho tanto mal di testa // Se non beveste tanto vino / il mal di testa vi passerebbe // E quando muoio io / voglio che mi sotterrino in una cantina / voglio che mi sotterrino in una cantina // Damigiane per cuscino / bottiglie piene per candela oh.

Notissima canzone d’osteria piemontese, diffusa pure in Provenza e in Francia, come attesta il Nigra (n. 87) che la intitola Zia Giovanna. Il tema del “testamento dell’ubriacone” è antico e ha un’attestazione letteraria nella canzone dell’abate Ignazio Isler, Il testamento di Giacomo Tross (1748). Fra le tante buffe disposizioni testamentarie della vecchia Maria Giovanna, troviamo anche: mettetemi con la testa sotto la botte, e la bocca alla spina; e le gocce che cascano giù, voglio che cadano nella mia boccaccia; e quelli che mi faranno il funerale, voglio che siano ubriachi di barbera (o di grappa); voglio che cantino la Viuleta; voglio che mi facciano un monumento con una damigiana in testa, ecc. ecc.
Cfr. Cornoldi II, p. 44 (“trentina-lombarda”, con musica); Piglia 1957, p. 70 (“lombardo-piemontese”, con musica); Vigliermo 1974, p. 406 (Canavese); Castelli 1982, p. 77 (Valenza); Sinigaglia 1998, p. 290 (collina torinese). Una esecuzione di Maria Giuana, reg. a Marchetto (VC) nel 1958, è nel disco Canzoni in osteria (Dischi del Sole, DS 15), mentre un’esecuzione di revival (eseguita dal coro di mondine della Cooperativa dei Cappuccini di Vercelli) è nel disco Folk Festival 1 (Dischi del Sole, DS 125/27).

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