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Alan Lomax e Diego Carpitella, con il furgone Volkswagen Transporter di Lomax, hanno iniziato il loro viaggio da Sciacca dove registrano il 2 luglio 1954. Dalla Sicilia si spostano poi in Calabria e Puglia. Risalita la penisola, il 18 settembre sono in Friuli Venezia Giulia, il 22 successivo in Trentino. Poi, in Lombardia,  il 23 e il 24 settembre raccolgono registrazioni a Parre, Almeno San Salvatore, Rota Fuori e Bottanuco in provincia di Bergamo, e a Confienza in provincia di Pavia . Stanno fermi nel fine settimana e Lunedì 27 settembre 1954 registrano i primi 3 nastri piemontesi a  Rovasenda.

Si fermano alla Cascina dei Conti Tornielli, la Casi-na dal Cunt Turniel, dove incontrano un gruppo di donne impegnate nel taglio del riso. Registrano alcuni canti in funzione di lavoro, con i rumori del taglio e il paesaggio sonoro circostante. Si spostano poi nel cortile interno della cascina e registrano altri canti con le donne in piedi al centro del cortile davanti al microfono. La descrizione delle registrazioni di Rovasenda è riporta, completa, in questo sito, nella schedatura del Fondo Alan Lomax.

Nella trasmissione del 5 maggio 1955 della serie Folk Music of Italy, Episode 5: Songs of the Italian Alps (part 3) del Third programme Alan Lomax non aveva proposto ascolti delle registrazioni di Rovasenda, ma commentando il suo ingresso in Piemonte, terra della ballata, come la definisce, segnala in particolare il fatto che le antiche canzoni narrative piemontesi in questa regione si eseguono anche durante il lavoro e non solo in momenti formalizzati di ascolto comunitario. Una presenza del cantare in funzione di lavoro che Lomax e Carpitella documentano già dalla prima registrazione a Rovasenda, dove raccolgono O Pinota, bella Pinota, una lezione del “Convegno notturno”, per stare al titolo assegnato a questa ballata da Costantino Nigra, n. 76  dei Canti popolari del Piemonte. 

A Rovasenda Lomax e Carpitella scattano alcune fotografie che documentano il taglio del riso, le donne sedute durante il pranzo, momenti della registrazione nel cortile della cascina. CREO ha presentato la Ricerca di Lomax e Carpitella a Rovasenda in più occasioni.  Nessuna delle donne registrate è ancora vivente e nessuna delle persone incontrate sapeva della successiva edizione dei canti di Rovasenda nelle diverse edizioni sonore curate da Lomax e da Carpitella. Alcuni dei presenti agli incontri hanno però riconosciuto la voce di alcune delle donne registrate nel 1954 e grazie al contributo collettivo è stato possibile dare un nome alla maggior parte delle persone fotografate.  Tra i testimoni intervistati in quegli incontri anche  Gianfranco Campasso, figlio di Delfina Gavinelli, una delle voci in maggiore evidenza nelle registrazioni del 1954, ricordata anche da altri come ottima esecutrice di canti.